Al CRA de Vincennes, le persone prigioniere sono ancora più isolate e ancor meno sicure

da https://abaslescra.noblogs.org/au-cra-de-vincennes-les-prisonniers-sont-encore-plus-isoles-et-encore-moins-en-securite/

Anche se diverse decine di prigionierx sono stati rilasciate da lunedì per prevenire l’esplosione dell’epidemia nel centro, almeno 60 persone sono ancora rinchiuse nel CRA di Vincennes. Le condizioni di igiene e cura rimangono disgustose e pericolose per le persone prigioniere e inoltre sono completamente isolate dai loro parenti e dalle loro famiglie.

I problemi di salute e cura a Vincennes non sorgono con il coronavirus, ma con lo stesso CRA. Rifiuto di cure, persone prigioniere malate o ferite che vengono lasciate nelle loro celle o messe in isolamento, la pratica comune di isolare i prigionieri per sparare loro e cercare di pacificare la situazione…la violenza della polizia e la violenza medica sono quotidiane nei CRA, e le infermiere e dottorx collaborano attivamente con le guardie per il mantenimento dell’ordine in prigione per le persone senza documenti, in modo che le persone prigioniere non si ribellino.

Non importa se una persona prigioniera è malata, ferita, se ha sofferenza mentale, se è stata picchiata dalle guardie: rimane rinchiusa e rischia sempre la deportazione. Molto prima del coronavirus, essere bloccati nel CRA significa rischiare di crepare. Il rischio diventa spesso realtà, come per Mohamed, morto a Vincennes nel novembre 2019.

Oggi, dopo la lotta condotta dai prigionieri tra domenica e lunedì, la situazione rimane orribile. Le persone prigioniere di Vincennes ci hanno inviato un elenco di problemi che la prefettura e le guardie si rifiutano di risolvere, aumentando il rischio per le persone detenute e rendendo il loro confinamento ancora più insopportabile.

1 / Non abbiamo una mascherina /

2 / Abbiamo bisogno di sapone e disinfettanti. /

3 / I contatti tra le persone non sono rispettati: non c’è un metro tra le persone. /

4 / Non abbiamo istruzioni da parte dei responsabili del centro./

5 / Ieri c’erano ancora nuovi arrivi./

6 / Ci sono persone che sono malate al centro: non c’è un’infermiera, arriva solo alle 9:00 e alle 15:00. Normalmente deve essere lì 24 ore al giorno e non c’è più un medico, c’è solo se c’è qualcosa di molto serio./

7 / Il personale dell’azienda privata non entra più nel centro: nessun cibo, nessuna bevanda, i distributori automatici non funzionano più./

8 / Le visite sono interrotte. Non è più possibile ricevere pacchi o indumenti dalla famiglia./

9 / Le persone non vengono più portate al tribunale, che è chiuso./

10 / C’è carne scaduta, pasti scaduti perché il camion che porta il cibo non arriva, mangiamo solo ciò che è rimasto nel congelatore ed è scaduto./

11 / Le persone non hanno più visitatori, quindi niente più soldi, quindi nessuna possibilità di acquistare carte per chiamare: non sappiamo se le nostre famiglie sono morte o vive, se stanno bene./

12 / Ci sono persone che hanno dei problemi mentali qui. Alcuni qui dentro sono infetti: una persona per esempio ha un’epatite B cronica con una terapia, un’altra ha problemi di cuore. Non si fa nulla.

Alcuni CRA sono in procinto di svuotarsi: bene. Ma essi non si svuotano completamente, e per le persone prigioniere che sono all’interno, va ancora più di merda: è importante restare solidali dall’esterno, continuare a far circolare le loro parole e i loro comunicati, sostenere le lotte che non terminano nelle prigioni per le persone senza documenti.

Fino a quando dell’ultimo CRA non resterà che un mucchio di rovine.