Abbiamo bisogno di resistenza non di cooptazione: sull’esclusione delle persone transgender dall’esercito imposta da Trump

Se la tua risposta all’esercito che vessa le comunità povere e quelle di colore, usando la povertà come nuova recluta, è quella di utilizzarlo per legittimare l’esistenza stessa dell’istituzione come una fuga dalla povertà piuttosto che chiedere si ponga fine all’uso di giovani poverx come carne da cannone per le guerre dei ricchi, potresti avere delle priorità di merda.
L’esercito USA è imperialista, l’esercito del capitale globale. Non aderire. Non difenderlo. Sopratutto sotto la presidenza Trump, dove si è passati dall’uccidere 80 civili al giorno sotto Obama, ai 360 al mese, almeno 12 al giorno. 
Se avete a cuore le vite dei neri qui, cosa ne è delle persone in Somalia, Yemen e Siria?
Quanto al bando delle soggettività transgender, questo riguarda molto più che l’esercito. 
È un tentativo di disumanizzare le persone trans che si rivolge alla base reazionaria di Trump in un momento in cui inizia a cedere anche il sostegno da parte delle destre. 
Ma la risposta di coloro che si oppongono a tale vessazione dei gruppi marginalizzati non dovrebbe essere lodare l’esercito o un imperialismo diversificato.
Abbiamo bisogno di resistenza non di cooptazione. Questo elogio del militarismo sta riportando l’energia verso un sistema che causa enormi quantità di sofferenze in tutto il mondo. 
Come ultima nota volevo aggiungere che è per questo che non reputo Trump e gli altri intorno a lui come degli idioti. Questa considerazione sembra perfettamente creata a beneficio delle forze reazionarie sia del centrosinistra sia del centrodestra – uno intriso di bigottismo anti-trans e l’altro che supporta come una cheerleader l’imperialismo arcobaleno e le forze armate USA. 
L’effetto è che il tentativo di bloccare l’analisi critica strutturale regali agli arci-imperialisti una breccia per posizionarsi come forza progressista. 
by CRS